E-Commerce e regime forfettario? Si può fare!
Oggi avviare un negozio di commercio elettronico, almeno da un punto di vista normativo, risulta abbastanza semplice e sostanzialmente identica alle altre attività di commercio.
Infatti, l’E-commerce non è altro che una forma speciale di vendita, dove non c’è un negozio fisico ma un negozio virtuale, inoltre non è nemmeno necessario avere un magazzino fisico in quanto sono possibili e largamente utilizzati i cosiddetti dropship dove la merce viene spedita al cliente direttamente dal vostro fornitore. In pratica è possibile avviare tale attività lavorando da casa.
[icon size=”20px” color=”#4898ed” radius=”0px” type=”ioa-front-icon right-circledicon-” spacing=”0px” /] Individuare il settore di mercato
Dunque il primo passo è inquadrare il settore di mercato a cui si intende rivolgersi, individuare cioè, la tipologia di prodotti da vendere e la tipologia di clientela a cui fare riferimento.
[icon size=”20px” color=”#4898ed” radius=”0px” type=”ioa-front-icon right-circledicon-” spacing=”0px” /] La forma giuridica
Dopo aver individuato la tipologia di prodotto ed effettuata la costruzione del sito sarà necessario procedere ad individuare la forma giuridica adatta alla vostra attività. Inizialmente sia per contenere il carico fiscale sia perché l’attività sta nascendo adesso è consigliabile l’utilizzo della forma più semplice, cioè la ditta individuale, utilizzando un regime fiscale agevolato per lo start up, auspicandoci magari di aumentare il volume d’affari negli anni successivi.
Quindi l’iter sarà cosi individuato:
- Apertura P.IVA con regime cosiddetto “forfettario”
- Avvio dell’attività mediante SCIA al comune dove ha sede l’attività
- Iscrizione in Camera di Commercio
- Apertura Posizione Previdenziale
Come funziona il regime forfettario ?
Innanzitutto per poter aderire al regime è necessario fare una previsione del fatturato, il limite per l’attività di E-commerce è di 50.000 Euro Annui (rapportati ad anno) con un coefficiente di redditività del 40%. Il reddito imponibile sarà determinato applicando all’ammontare dei ricavi o dei compensi, il coefficiente di redditività. Sul reddito imponibile così determinato si applicherà un’imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni per poi passare al 15%.
Facciamo un esempio:
Inizio attività 01.01.2016
Incassi realizzati nell’anno 2016 – 25.000 Euro
Reddito 25.000 x 40% = 10.000
Imposta Sostitutiva da pagare = 10.000 * 5% = 500
Novità nel Regime contributivo
Viene reintrodotto il minimale contributivo INPS previsto ai fini del versamento dei contributi previdenziali per gli iscritti nella gestione INPS Artigiani e Commercianti con una riduzione del 35% della contribuzione annua dovuta e si applica per l’accredito della contribuzione le norme già valide per la gestione separata, pertanto hanno diritto all’accreditamento di tutti i contributi mensili relativi a ciascun anno solare cui si riferisce il versamento i soggetti che abbiano corrisposto un contributo di importo non inferiore a quello calcolato sul minimale di reddito stabilito dall’articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233 , e successive modificazioni ed integrazioni. In caso di contribuzione annua inferiore a detto importo, i mesi di assicurazione da accreditare sono ridotti in proporzione alla somma versata. I contributi come sopra determinati sono attribuiti temporalmente dall’inizio dell’anno solare fino a concorrenza di dodici mesi nell’anno. L’opzione per il regime contributivo verrà richiesta tramite un’apposita dichiarazione telematica messa a disposizione dell’INPS.
Hai qualche domanda che vorresti fare? Lascia un commento qui sotto, oppure consulta il forum.
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Buongiorno Dott.Benvenuto, sto per avviare un’impresa e-commerce vendita beni non alimentari in regime forfettario. In caso di scelta di vendita tramite dropshipping, come va compilato il campo della SCIA dedicato al magazzino? va indicato magazzino presso terzi? Grazie in anticipo.
Salve Paolo
Devi semplicemente indicare nella Scia che l’attività è svolta senza magazzino, puoi anche omettere di indicare il tuo fornitore non avendo effettivamente un magazzino prezzo terzi.
Saluti
Grazie per la Sua gentile risposta. In caso scegliessi di non utilizzare il sistema di drop shipping, sarei obbligato ad affittare un magazzino? Pensavo all’opzione di ordinare al fornitore solo dopo aver ricevuto l’ordine dai miei clienti e poi occuparmi io della spedizione. La merce stazionerebbe presso la mia abitazione solo un giorno e non si tratterrebbe di grossi quantitativi.
La ringrazio nuovamente. Cordiali saluti.
Salve Paolo
Si puoi anche indicare che la merce è a casa tua oppure non indicare nulla e tenere lo stesso la merce a casa :)
Salve, complimenti per l’articolo
La mia domanda è questa:
* nell’esempio riportato di incassi di 25.000 euro e reddito del 40%, quali sono le spese totali oltre al 5% sui 10.000 euro di reddito? (compreso commercialista online, inps ecc)?
* Se si superano i 50.000 euro, ad esempio si incassa 100.000 euro, quali sono le spese totali?
Grazie
Fabrizio
Salve Fabrizio
Si paga il 5% di imposta inps i contributi Fissi ridotti del 35%, il diritto camerale (annuale) circa 60 euro (dipende dalla Camera di Commercio).
Se si superano i 50000 si calcolano le imposte come descritto ma dall’anno successivo si esce dal regime!
P.S. questo regime va a sostituire quello descritto in quest’altro suo articolo?
http://www.inmarketing.it/blog/come-aprire-un-e-commerce-consigli-del-commercialista/
C’è o meno esenzione Iva nel regime del 2016?
Grazie
Fabrizio
Salve Fabrizio
Si, questo regime modifica il precedente.
C’è esenzione IVA.
Buongiorno, sto avviando un e-commerce in regime forfettario. Ho un dubbio riguardo ai prezzi da applicare ai clienti. Io acquisto un prodotto dal mio fornitore e lo pago 10€+iva 22%=12,20. Non posso venderlo a meno di 15€+iva 22%=18,80 (prezzo imposto dal fornitore). Di quanto devo fare la fattura al mio cliente? 18,80€ o 15,00€?
Al fornitore l’iva la pago, ma dal cliente non posso incassarla giusto?
Grazie se vorrà sciogliermi questo dubbio.
Salve Giada
Nel regime Forfettario devi ragionare considerando l’IVA un costo, se paghi un prodotto 10 + 22% di IVA, a te ti è costato 12.2 Euro, quando lo rivendi devi calcolare il margine di guadagno partendo da 12.2; ad esempio se lo vendi a 16 il tuo profitto sarà 16-12.2. Il prezzo di vendita lo decidi tu partendo da 15 euro senza aggiungerci l’IVA. Però cerca di avere un margine di profitto almeno del 40%.
Se hai altri dubbi ci sono i miei contatti telefonici.
Saluti
Buona sera, per ora i listini dei miei due fornitori non prevedono iva.
Non capisco perché.
Fatto sta che addirittura in uno di questi casi la colonna dei miei prezzi ha la voce “prezzo scontato del 15% iva esclusa” (15% sul prezzo già scontato per altri rivenditori suppongo).
Come mai?
Io metto nel mio ecommerce il prezzo che più preferisco senza citare l’iva.
Regime forfettario. Partita iva intercomunitaria.
Sto sbagliando qualcosa?
Salve Filippo
I listini dei fornitori sono sempre IVA esclusa mentre il prezzo al cosumatore finale deve essere comprensivo di IVA.
Devi verificare se il fornitore è italiano od estero, nel secondo Caso se la tua P.IVA è intracomunitaria (iscritta al VIES) devi integrare la fattura con IVA e versarla in F24.
Buongiorno,l’articolo è utilissimo, sto pensando anch’io all’e-commerce nel settore alimentare di qualità (acquisto da fornitori anche bio) ed all’inizio farei poco magazzino acquistando prevalentemente su ordinato, aspettando di vedere se il progetto decolla. Posso dichiarare il magazzino al mio domicilio? Soprattutto, so che è necessaria la dichiarazione avvio attività al proprio comune: in tal contesto come si inserisce la visita dell’ASL per dichiarare conformi i locali? A loro non importa quanto magazzino trovano effettivamente in casa? Quali caratteristiche devono avere tali locali sapendo che non vendi direttamente al pubblico e vendi solo prodotti confezionati? Nel mio caso dispongo di uno spazioso seminterrato/taverna. Grazie per la risposta.
Salve Monica
La normativa al riguardo varia da regione a regione, pertanto ti consiglio di contattare l’ufficio SUAP del tuo comune per verificare i requisiti minimi che deve possedere il magazzino per la conservazione dei prodotti alimentari. Dovrai fare comunicazione all’ASL di competenza e contattare un tecnico abilitato per una perizia asseverata sulla conformità dei locali.
P.S. Dovrai anche possedere il requisito professionale per la vendita nel settore alimentare (Ex REC).
Saluti
Considero questo post molto interessante? Volevo chiedere come bisogna con tale regime comportarsi con i fornitori esteri. Ad esempio, un fornitore estero che mi fatturerebbe il prodotto senza iva. Come bisogna comportarsi?
Salve Emanuele. Non sono considerati acquisti comunitari gli acquisti di importo non superiori ai 10.000 Euro annui in quanto ai contribuenti forfettari si applica l’art. 38 c.5 Lett. c. D.L. 331/1993. Pertanto per gli acquisti UE entro la soglia dei 10.000 annui non è necessario alcun adempimento. Se si supera tale importo sarà necessario versare l’integrazione IVA in F24 e presentare il modello INTRASTAT.
Buonasera…io sto per aprire un sito e-commerci di beni usati..cucine, mobili, ecc, è possibile aprire la partita iva con regime forfettario?
Grazie Buonasera.
Salve Alessandra
Purtroppo no in quanto i beni usati rientrano in un regime speciale ai fini IVA e pertanto escluso dal regime Forfettario.
Saluti
Buonasera dott. Benvenuto, ho dei dubbi su quanto scritto nell’articolo.
Sto avviando un attivita’ ecommerce di prodotti alimentari(no freschi) le volevo chiedere:
posso fare stoccaggio a casa?
Avendo un lavoro come dipendente devo per forza iscrivermi di nuovo all’Inps ?
Devo fare obbligatoriamente la Scia oppure posso inizialmente vendere solo con l’apertura della partita iva?
Essendo in fase di start up mi consiglia di fare un regime dei minimi?
I pagamenti effettuati dai clienti devono essere necessariamente accreditati su un conto aziendale o essendo ditta individuale posso associare il conto di mio padre sul mio account di paypal?
L’iva la devo calcolare sulle vendite?
Spero che mi risponda perché è veramente importante sapere queste cose. La ringrazio in anticipo.
Salve Raimondo
Puoi rientrare nei requisiti del Regime Forfettario se il tuo Reddito da lavoro dipendente non supera i 30 mila euro; puoi essere esonerato dall’iscrizione INPS se sei già lavoratore dipendente a tempo indeterminato e a tempo pieno; Se rientri in tale regime Forfettario non applichi l’IVA in Fattura o nei corrispettivi e non la detrai sulle fatture di Acquisto e il meccanismo di calcolo del reddito è descritto sopra.
Si devi fare la SCIA oltre l’apertura della Partita IVA e iscriverti alla Camera di Commercio. Per il deposito hai bisogno (essendo settore alimentare) che il locale rispetti le norme igienico sanitarie definite dall’ASL di competenza e avrai necessità di farti seguire da un tecnico abilitato. Inoltre avrai bisogno del requisito professionale del settore alimentare (Ex REC).
Non puoi assolutamente utilizzare l’account Paypal di tuo padre. Deve essere intestato al titolare della Ditta individuale.
Salve,
complimenti per l’interessantissimo articolo. Ho intenzione di aprire un’attività di ecommerce nella quale offro servizi professionali. I potenziali clienti privati sono italiani, cittadini UE e fuori dall’ UE. Essendo il regime forfettario esente da IVA, come avviene la fatturazione nel caso di clienti esteri? Quali ulteriori adempimenti sono necessari?
Grazie anticipatamente,
cordiali Saluti
Salve Giovanni
Per il forfettario puoi effettuare solo operazioni verso i consumatori e soggetti passivi d’imposta di uno stato UE, non puoi effettuare operazioni verso paesi EXTRACOMUNITARI.
Buongiorno, ho una grande confusione. Mi è capitata una grande occasione. Una ditta di giocattoli per cui ho fatto l’interprete mi ha proposto la gestione del negozio online italiano. Io ho 24 anni. Si tratterebbe di vendere giocattoli in legno (con tutti i certificati europei e italiani). Dell’import si occuperà un’azienda italiana. Io prenderò il materiale da loro. Dovrò cercare un servizio di packaging… quindi devo cercare un dropship?
Immagino che mi conviene partire come un privato ..e poi in quale regime? dove mi conviene rivolgermi?
Scusate l’ignoranza, ma ho sentito anche che se il commercialista sbaglia per legge è il detentore della partita iva ad avere problemi. Ci sono invece compagnie a cui delegare il lato commerciale e che mi possano seguire con la crescita dell’attività? E che si assumano la responsabilità in caso di errore loro??
Grazie
errata corrige
compagnie a cui delegare anche la responsabilità giuridica delle dichiarazioni fiscali etc..
inoltre specifico che al momento ho un contratto a chiamata e guadagno sotto i 4000 annui. Vorrei comunque lasciare questo lavoro. Ad ogni modo questo influirebbe sulla mia attività e-commerce?
Salve, ho intenzione di aprire un’attività di e-commerce (abbigliamento), acquistando da fornitore extra UE per poi vendere sul mercato italiano. È possibile essere in regime forfettario esente da IVA? Ci sono altri adempimenti visto che il fornitore è extra UE (Egitto)?
Grazie
Salve Elisa
Si puoi aderire al forfettario se rispetti tutti i requisiti ed importare le merci dall’estero. Sarai in ogni caso soggetta alla normativa sulle importazioni e verserai l’IVA in dogana e gli eventuali Dazi.
Saluti
salve
vendo prodotti tipografici online
faccio parte del regime dei minimi con fatturazione limite di 30000euro (codice attività produzione software)
adesso faccio 35 anni,
prossimo anno vorrei entrare nei forfettari e commerce con limite fatturazione( o ricavi ,non ho ben capito) 50 000 euro
per rientrarci dovrei stare sotto i 30000 euro ? se supero che succede?
grazie
Salve Danilo
Per Rientrare Nel regime Forfettario non devi superare nell’anno precedente i 50 mila Euro.
Se Superi esci dall’anno successivo.
Scusami sono ignorante in materia. Sono Operatore Shiatsu e vorrei lavorare come free lance magari successivamente aprire uno studi, magari inizialmente a casa mia. non posso dirti il guadagno che ne faro anche passa tempo prima di farmi conoscere 3 -4-5 anni come funziona esattamente questo regime forfettario? o letto che paghi il 5 % per 5 anni dopo dovrebbe passare al 15% questa dovrebbe essere l’IVA giusto ma al netto tolte le spase quali? a questi 5% cosa bisogna aggiungere? forse irpef addizionali reggionali provinciali e comunali vi afccio un esempio faccio 2o trattamenti shiatsu e guadagno 10.000 EUR lordissimi mi potresti fare un calcolo su questa cifra, e quanto alla fine rimarrebbe in tasca a me. compreso cosa posso scarricare dalle tasse se affitto luce acqua gas ecc. in oltre se io do un servizio ad un altra attivita’ come andare in un albergo a fare un massaggio posso rilasciare una fattura su questa prestazione. spero che posiate rispondermi grazie e a presto
Salve Massimo
Il regime forfettario è molto semplice, paghi il 5% di imposta per i primi 5 anni e il reddito è determinato applicando ai compensi percepiti la percentuale di redditività che cambia a seconda della tipologia di Attività svolta.
Se vuoi una consulenza più approfondita prova a contattarmi sul mio sito e prova la nuova modalità della consulenza telefonica.
Salve io ho attivato un lavoro di e-commercio con una partita iva con regime forfettario chiedo se io vendo prodotti rigenerati cioè comprati usati e rimessi a nuovo sostituendo le parti usurate circa il 60% come viene definito prodotto usato o nuovo? vendendo questi prodotti esco fuori da forfettario?grazie mille.
Il commercio di beni usati è un regime speciale ai fini IVA pertanto non puoi aderire al regime forfettario. Pertanto la risposta è non puoi usare il regime Forfettario!
Salve, sto per aprire un e-commerce (drop-shipping). I miei dubbi sono due… il mio sarà una specie di portale e avro’ diversi cataloghi , quasi tutti da fornitori italiani. Ovviamente pero’ mi attrae molto l’idea di oggettistica varia ( compresi elettronica in genere ed hi tech) di importazione cinese (per la quale vorrei creare una sezione separata). Quale sarà la mia posizione fiscale? In termini di partita IVA? Se dovrò’ pagarla alla dogana, se ne occuperà il commercialista o sara’ applicata direttamente al pagamento che effettuerò’ al fornitore?
La mia seconda domanda è sempre fiscale. Essendo un e-commerce il mio negozio virtuale sarà visibile anche all’estero’. Che succede se ho un compratore europeo? Ed extraeuropeo? Cioè fiscalmente parlando posso sempre aderire al forfettario o cambia qsa?
Grazie
Salve Vanessa
L’iva e i dazi saranno pagati da chi riceve la merce. Se hai clienti UE ed EstraUE dovrai prevedere diversi sistemi di fatturazione e valutare se conviene o meno il regime Forfettario.
Prova a contattarmi per una consulenza più approfondita!
Buongiorno,
vorrei sapere quale dicitura inserire in un e-commerce quando un cliente visualizza un prodotto.
Per informare il cliente ho messo questa dicitura
“Al prezzo non si applica l’IVA e Ritenuta d’acconto ai sensi dell’articolo 1, commi 54, 67 e 89 della L. 190/2014”
ma mi chiedevo se legalmente fosse giusta oppure vi è un altra dicitura più appropriata.
Grazie
Salve Daniela
La dicitura è corretta.
Salve,
avrei bisogno di alcuni chiarimenti. Ho una ditta individuale con regime forfettario e mi occupo di commercio elettronico tramite ebay ed altri marketplace. Ogni mese ricevo una fattura ebay per le commissioni applicate sulle vendite senza iva. Avendo un regime agevolato forfettario devo emettere autofattura con l’integrazione dell’iva?
Inoltre devo iscrivermi all’ archivio VIES e presentare gli elenchi Intrastat ogni 3 mesi? Per le vendite verso paesi fuori dalla comunità europea come devo comportarmi?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità
Salve Alessandro
Se sei in Regime Forfettario, devi integrare l’IVA e versarla in F24
Per gli elenchi Intra solo se superano determinati volumi.
Per le vendite extra UE devi distinguere tra clienti privati o società, prevedere un sistema di fatturazione e valutare l’eventuale presentazione Elenchi Black list!
Sono ancora molto confusa sul regime fiscale che debba avere un’attività nuova che vorrei avviare.
Vorrei aprire un negozio (virtuale) su una piattaforma marketplace internazionale di e-commerce con prodotti artigianali fatti da me personalmente. Non sono artigiana ma creo tante cose e ho deciso di metterle in vetrina su questa piattaforma che vende solo prodotti handmade. Quindi in pratica si tratta di commercializzare cose proprie, online, a compratori di tutto il mondo. Cosa dovrei fare per avviare questa iniziativa con le “carte in regola”? Vorrei aggiungere, per darle una visione più completa della mia posizione, che sono una docente universitaria quindi non so come combinare (fiscalmente) le due cose.
Grazie per l’attenzione
Salve Claudia
Prova a contattarmi per avere una consulenza ad Hoc per il tuo caso e valutare le possibili alternative e soluzioni.
Complimenti per l articolo, se ho ben capito nel regime forfetario ho possibilità comunque di acquistare dai miei fornitori in reverse charge con Iva a zero e rivendere poi senza iva appunto.
Mi sfugge qualcosa?
In concomitanza di lavoro dipendente il tetto resta quello stabilito, a seconda dell attività prescelta, escludendo o includendo il reddito da lavoro dipendente come si calcola facendo un esempio pratico?
se acquisti in Reverse charge sarai tu ad integrare le fatture con IVA e versarla in F24!
Sono due limiti, uno per lavoro dipendente e uno per l’attività (limite di compensi).
Salve,
sono interessato ad avviare un e-commerce di prodotti di design per la casa. La vendita sarà indirizzata in tutta la UE.
Potrei rientrare nel regime forfettario, ho 37 anni?. Inoltre facendo due conti escludendo i costi burocratici come camera di commercio, commercialista ed altro.. Se fatturo circa 30.000 € con un ricavo di circa 15.000 € (ovvero al netto dei costi di fornitura), sommariamente quali sono le spese di imposte, INPS e altro?
Grazie per l’attenzione, un sito davvero molto interessante, semplice ed efficace.
Saluti
Salve Rosario
Si puoi rientrare nel regime forfettario. Versi la contribuzione (ridotta del 35%, circa 2500 Annui) Fissa e le eventuali eccedenze se il reddito supera il minimale. L’imposta è il 5% sul reddito determinato con la percentuale del Forfettario (40%) sul volume di vendite.
se acquisti in Reverse charge sarai tu ad integrare le fatture con IVA e versarla in F24!
Sono due limiti, uno per lavoro dipendente e uno per l’attività (limite di compensi).
Buona sera,
ho aperto una partita IVA a regime forfettario come libero professionista, vorrei mettere su un sito per vendere un servizio che tramite il caricamento di alcune immagini da parte dell’utente registrato, vengono successivamente elaborate da me e distribuite poi su un’app. Volevo sapere se per fare questo è necessaria l’iscrizione alla camera di commercio.
Grazie
Buon lavoro
Salve Massimiliano
Se l’attività è svolta con prevalente utilizzo di beni e servizi ripetto al lavoro intellettuale si.
Salve,
Dovrei aprire una attività con vendita al dettaglio esclusivamente via internet. ho un magazzino e vorrei quindi acquistare merce nuova o ricondizionata dall’estero e/o in italia (computer, ricambi informatici e telefonia , telecamere , stampanti , toner ecc..) e quindi iscrivermi nel VIES . Inoltre vorrei fornire servizi di noleggio macchine e attrezzature per ufficio (Computer , fotocopiatori ecc..) e mi chiedevo se posso fare entrambe le attività nello stesso locale di appartenenza il quale è un locale in categoria C2 . Infine qual’è l’iter da seguire?
Grazie anticipatamente
Salve Marco
Le Attività possono essere svolte nel magazzino ma se svolgi attività online questo non può essere aperto al pubblico.
Dovrai presentare Inizio attività al comune per vendita Online, aprire la P.IVA e Iscriverti alla CCIAA e Gestione previdenziale.
Buongiorno Dott.Benvenuto, ho un negozio online con codice attività di vendita articoli sportivi in regime forfettario e sono iscritta alla gestione inps commercianti. Ho avuto nel frattempo una collaborazione occasionale con un’azienda alimentare per la segnalazione di alcuni clienti. Mi hanno proposto di emettere ricevuta fiscale appunto come provvigione occasionale inferiore ai 5000E. E’ fattibile? Posso fare ricevuta fiscale o devo fare fattura? E’ compatibile col regime forfettario? Grazie per il suo aiuto.
Salve Eleonora,
Può aggiungere un codice Ateco alla sua partita IVA e fatturare tale importo come regime forfettario.
buona sera dovrei aprire una partita iva x conduzione scuolabus x conto del comune che mette a disposizione anche il mezzo,io solo come autista ma vorrebbe che aprissi una p.i ,cosa mi consiglia regime forfettario,il compenso sarebbe di 1200 euro mese,tenga presente che inizierei a marzo,e finirei a giugno,x questanno il prossimo anno ,settembre e giugno,mi puo dare informazioni sui costi di inps e inail e tasse grazie x una sua risposta,e complimenti.(ci sarebbe la possibilita di fare tutto on line anche l’apertura p.i?) saluti
Salve Salvatore
Certo puoi avviare l’attività con il regime forfettario se ricorrono tutti i requisiti.
l’iscrizione Inps è obbligatore e i contributi sono fissi anche se ridotti del 35% ( 2500 annui Circa)
Iscirizione INAIL obbligatoria.
Imposta sul reddito (5% se ricorrono i presupposti oppure 15%).
Buona sera Dott. Benvenuto,
avrei un quesito relativo la compilazione del registro dei corrispettivi.
Ho una attività di e-commerce, regime fiscale forfettario; ho sempre certificato i corrispettivi nel seguente modo:
corrispettivo giornaliero, riportato nella colonna “Totale corrispettivi giornalieri”, scrivendo la cifra comprensiva di spedizione; il costo di spedizione che anticipo per il cliente, lo riporto nella colonna “Operazioni esenti o non imponibili” con segno “-“, scrivendo nella colonna “Titolo e norma”, il riferimento dell’art. 15 DPR 633/1972.
Nonostante presumo non sia obbligatorio, per completezza, compilo ricevuta di vendita, allegando la lettera di vettura di spedizione riferita al cliente, in modo da avere un riferimento preciso in caso di verifiche; il tutto accompagnato da fattura mensile rilasciata dal corriere.
E’ corretta la procedura indicata? Oppure, essendo nel regime forfettario, i corrispettivi giornalieri dovrei riportarli nell’ultima colonna “Altri importi per operazioni non soggette a registrazione IVA”, riferita alle registrazioni obbligatorie per la contabilità semplificata delle imprese minori.
I dubbi sono sopraggiunti, col passaggio dal regime dei minimi al forfettario.
Qualora commettessi degli errori, le chiedo gentilmente di indicarmi la procedura corretta.
Grazie per l’eventuale risposta, cordialmente
Enrico
Salve Enrico
Credo le spese per il corriere sono anticipazioni solo se la fattura (del corriere) è intestata al cliente.
I corrispettivi vanno riportati tutti nella prima colonna, da un punto di vista formale la compilazione da un regime ad un altro non cambia.
Buonasera,
Innanzitutto complimenti per l’articolo. Io mi trovo in regime forfettario e vorrei integrare la mia attività con un e commerce. Ho gia beni strumentali per 14.000 euro circa e l’ecommerce che devo farmi realizzare costa più o meno 8.000 euro. Domanda: l’ecommerce è assimilabile a un bene strumentale oppure no? Se così fosse non potrei farmi realizzare un e-commerce di questo importo poiché sforerei i 20.000 euro e quindi non sarei più assoggettabile al regime forfettario, o sbaglio? Grazie per la risposta.
Ovviamente Si, l’E-commerce è un bene strumentale.
salve.
ottimo articolo.
portale che mette in contatto professionisti e potenziali clienti e che guadagna da abbonamenti al sito stesso, quindi nessuna vendita di beni ma di servizi. è necessaria iscrizione alla camenra di commercio? fare la scia?
grazie
Ovviamente Si. In questo caso non è un E-commerce, ma un’attività online dovrai utilizzare un codice ateco diverso (es. Portali web), iscriverti alla CCIAA (non è richiesta nessuna documentazione) e alla gestione previdenziale.
Salve, sono Pierfrancesco ho 47 anni e vorrei avviare un e-commerce di un determinato settore di calzature. Non ho mai avuto P.IVA, non sono stato dipendente negli ultimi anni, non a tempo indeterminato, non ho mai avuto quindi un negozio ne fisico ne online sarebbe pertanto la mia prima attività. Sono al corrente che per avviare questa attività devo avere una posizione fiscale e previdenziale secondo legge tuttavia vorrei sapere se posso rientrare in qualche forma giuridica di agevolazione come il regime forfettario, nel caso in cui posso aderirvi se ho capito bene la forma giuridica più idonea per chi come me inizia un attività da zero è la ditta individuale. Attendo un suo gentile riscontro. Grazie per l’attenzione, cordiali saluti. Pierfrancesco
Salve Pierfrancesco
Certo, può usufruire delle agevolazione del Regime Forfettario. Reddito determinato come il 40% degli incassi e imposta al 5%, inoltre beneficia della riduzione del 35% dei contributi previdenziali.
Saluti
Buonasera,
Ho un Ecommerce di prodotti alimentari con regime forfettario, quando il cliente non vuole rilasciare il codice fiscale e non posso emettere fattura, come devo procedere?
In attesa di una gentil risposta,
Cordialità.
Se il cliente è un privato puoi semplicemente emettere una ricevuta fiscale.
Saluti
Salve, un bell’articolo. Mi permetta di fare qualche domanda a riguardo.
Io attualmente sono dipendente part-time ed ho 32 anni che non va in conflitto con il settore commerciale, se volessi aprirmi un e-commerce con oggettistica proveniente al di fuori della comunità europea rientro nel regime forfettario? Ho delle agevolazioni essendo già iscritto all’inps da dipendente? Quanto sarebbe il tetto massimo annuale e quanti i versamenti da effettuare il primo anno all’inps?
Inoltre se acquisto ad esempio 1000€ di merce extraEU (con fattura e tutto in regola) esiste una tabella di quanto mi richiederanno sulle tasse doganali?
Grazie mille per qualsiasi delucidazione.
Salve, sto per avviare un’attività di consulenza informatica in regime forfettario. Sto cessando una società semplice con la quale non ho mai guadagnato più di mille euro annuali. Dato che con questi utili, nella mia provincia, risulto disoccupato, potrei rientrare tra le startup, quindi tassazione al 5%? Grazie
Salve Michele
Devi essere più preciso, con la società semplice ( che in teoria non svolge attività commerciale ) svolgevi la stessa attività?
No, la società si occupava di altre attività di consulenza, e conteggi condominiali.
Salve,
Come procacciatore d’affari, devo presentere SCIA ? Che posizione previdenziale dovrei avere (gestione seperata o riduzione)? Potrebbe spiegarmi la differenza?
Se oltre a procacciare affari faccio della rivendita , cambia la situazione della mia agevolazione forfettaria?
Grazie, interessantissimo articolo. Complimenti
Salve Davide
Il procacciatore d’affari devi Iscriversi alla CCIAA e alla gestione previdenziale commercianti ( con eventuale riduzione nel regime forfettario).
Salve, i pagamenti tramite paypal valgono come ricevuta fiscale oppure aprendo un e-commerce (con pagamento esclusivamente con paypal) devo emettere le ricevute fiscali per la fatturazione?
Salve Domenico
Nel tuo caso non sei obbligato ad emettere ricevute fiscali, Devi però riportare il totale dei corrispettivi giornalieri sul relativo registro.
Salve Dottore, la normativa del regime forfettario si applica solo ai rapporti B2B o anche ai rapporti B2C? Vendere con regime forfettario ad un consumatore dell’Unione Europea comporta l’addebito in fattura dell’IVA?
Grazie in anticipo
Salve Alessandro
La normativa si applica ad entrambe le fattispecie, nel caso di Vendite UE B2C non applichi IVA entro determinati limiti oltre i quali devi identificarti nello stato estero.
Salve, ho aperto P.Iva con regime forfettario per vendita di prodotti cosmetici, a livello fiscale, devo emettere ricevuta fiscale ad ogni acquisto e poi riportarla sul registro corrispettivi? O serve altro? Posso fare ricevuta si formato excel e spedirla al cliente in PDF? Grazie in anticipo per la risposta.
Salve Sonia
Si puoi emettere la ricevuta fiscale ( Se fai tutti movimenti tracciati potresti anche non farla ) in formato elettronico ed inviarla al cliente, la cosa più importante è riportare il totale dei corrispettivi giornalieri sul registro.
Salve.Un mio amico dalla Francia ha una SARL e si occupa di vendita profumi esclusivamente su internet comprandoli da USA. Lui praticamente quasi tutti i ricavi li reinveste in prodotti. Paga a lui un minimo stipendio e le spese mensili. Vorrei anch’io aprire la stessa cosa solo che da quello che ho capito qui in Italia si pagano le tasse intere per i ricavi anche se tu quei soldi li reinvesti in altri prodotti.
Lui in 3 anni e riuscito ad arrivare a una cifra d’affari di 665.000€ (che sono i prodotti in magazzino) partendo con 5.000 €. Riuscirò a fare la stessa cosa qui in Italia?
Grazie in anticipo.
Buongiorno, anche io vorrei fare una domanda che mi sembra nessuno abbia ancora fatto. Ho problemi con il mio consulente e con il comune. Sto per aprire un eshop di integratori alimentari ma non ho magazzino. Mi hanno detto che deve essere accatastato come tale quindi niente vale la mia soffitta o la mia casa.
Avendo deciso di lavorare in dropshipping, che tipo di dichiarazione devo fare? Che tipo di richiesta potrebbero farmi al comune? Grazie
salve, attività e-commerce svolta in casa propria. E’ necessaria la SCIA? grazie infinite
Buongiorno dott. Benvenuto,
avrei un quesito su cui spero di ricevere lumi: sono in regime forfettario, ho un sito e-commerce di pneumatici in dropshipping (distributore in italia). A ricezione dell’ordine online emetto fattura al cliente finale non esplicitando l’IVA.
Il problema si pone quando il cliente finale è una P.IVA che poi rivende a sua volta ai suoi clienti. In questo caso, emettendo fattura alla ditta PIVA (mio cliente) questi mi dice che a lui non conviene acquistare da me perché non potrà scaricarsi l’ira non essendo presente in fattura.
es: io compro a 100+iva (122) e rivendo a 110+iva (134,2) al mio cliente PIVA. Anche se egli applica un ricarco (che nel settore sono bassi), non potendo scaricare l’IVA dalla mia fattura, praticamente non ci guadagna niente, anzi a volte ci va sotto, dovendo poi lui versare l’iva.
Come si può risolvere la questione? (oltre a modificare i ricarichi… che ci porterebbe entrambi fuori mercato in modo assoluto).
Grazie.
Salve,
gestisco un sito e-commerce di vendita indiretta con regime forfettario. Con la vendita telematica sono obbligato ad emettere ricevuta o fattura quando richiesta dal cliente e annotare giornalmente tutto nel registro dei corrispettivi?
Il bonifico e gli altri metodi di pagamento telematici possono valere anche come ricevuta di avvenuto pagamento? In questo modo posso evitare l’emissione delle ricevute e di conseguenza anche l’imposta di bollo da 2 euro su ogni ricevuta superiore a 77,47 €.
Grazie in anticipo per la risposta.
Salve, volendo avviare la vendita on-line (e-commerce) di frutta biologica (raccolta da terreni di mia proprietà) è possibile usufruire del regime forfettario? O c’è qualche altro adempimento da fare? Grazie mille!
Salve,
mi servirebbe un consiglio su come inquadrare questa attività. E’ una ditta individuale regime forfettario.
Vorrei creare un sito e-commerce per la vendita di quadri dipinti a mano in serie che realizzerei io personalmente. L’attività non sarà svolta occasionalmente ma professionalmente.
Come posso inquadrare questa attività? Come commerciale con codice ateco 47.91.10 per il commercio elettronico o come artigiana con l’iscrizione all’albo delle imprese artigiane?
L’artigiano può vendere i beni che produce solo nei locali di produzione o può venderli anche online?
Inoltre devo presentare la SCIA al comune?
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
Buongiorno Dottore. Quanto presente in questo articolo vale anche per portali di e-commerce che non solo vendono beni ma anche servizi (es. abbonamenti mensili office, siti web preconfezionati, hosting, pacchetti di assistenza)?
Grazie